Il passato 30 di Aprile, con un lungo addio, si é spento il sole, due mesi prima del suo centenario, del maestro Ernesto Sabato, scrittore, fisico e pittore di Rojas, Provincia di Buenos Aires.
Figlio di immigrati italiani di origine calabrese, dopo aver conseguito il dottorato in fisica e seguito i corsi di filosofia all’Università de La Plata, lavorò presso il Laboratorio Curie che lasciò nel 1945 per dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Scrisse innumerovoli saggi sulla condizione umana e tre romanzi El túnel (Il tunnel, 1948), Sobre héroes y tumbas (Sopra eroi e tombe, 1961) e Abaddón el exterminador (L'angelo dell'inferno, 1973).
Lo conobbi in Argentina, nel 2008. Mi si presentó davanti umilmente. Una chilata di pagine manse rivestite senza pretese da una copertina in cui spiccava una piccola rappresentazione medievale del demone Abaddón avvolto dalle fiamme. Si avvalse della mia attenzione di ignaro curioso, curioso ignaro. Quindi venne con me. Molti mesi dopo lo lessi e ne conservo tuttora un ricordo veramente gradevole.
Il tema centrale di Abaddón é l'apocalissi, la vittoria delle forze del male su quelle del bene e il ruolo dell'essere umano, soprattutto dell'artista, di provare a illuminare il cammino nelle tenebre dei successi nefasti del secolo XX, dalla tremenda dittatura militare argentina* (fino a scendere in minuziosi e terrificanti dettagli dell'inumano a cui puó “ambire” l'essere umano) alla seconda guerra mondiale. E tutto fuori dal tempo, etereo. Si alternano fatti autobiografici a tratti reali e a tratti fantastici, analisi filosofiche e teorie teologiche con una tecnica narrativa delle piú sperimentali, struttura complessa, da leggere con calma, tornando indietro, ogni tanto, per rileggere qualcuna delle sue corte e profonde e disordinate scene che seguono il filo conduttore dell'angoscia crescente di personaggi che si addentrano poco a poco nell'inferno. Il proprio Sabato compare nel libro come uno dei personaggi principali, ossessionato da manie di persecuzione che degli esseri maligni stanno guidando le nostre vite piú di quello che potremmo mai sospettare.
A lui questo piccolo personale omaggio del 2009.
El sueño expresa una realidad de la úníca manera en que esa realidad puede expresarse.
COLONNA SONORA: SUMMERTIME di JANIS JOPLIN (con sottotitoli in spagnolo)
* Sabato fu il presidente della CONADEP (Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas), commissione che elaboró nel 1984 il chiamato Informe Sabato o Nunca Más (mai piú) per indagare su migliaia di casi di desaparecidos avvenuti durante la dittatura militare (1976-1983), riportando testimonianze su sequestri, torture ed eliminazioni di oppositori messi in atto dalle autorità militari.
Buena mítico!
ResponderEliminar